L’acronimo PSP (paralisi sopranucleare progressiva) indica una condizione patologica neurodegenerativa caratterizzata dalla compromissione eterogenea a diversi livelli encefalici.
La malattia comporta morte dei neuroni ed una progressiva perdita delle cellule, con conseguente alterazioni delle funzioni motorie, rigidità, alterazione del controllo posturale, perdita dell’equilibrio con cadute, disfagia, disartria.
I sintomi variano sensibilmente a seconda dell’individuo, ma progressivamente compromettono l’equilibrio, i movimenti, la vista , la parola e la deglutizione.
Molte persone possono evidenziare un cambiamento del comportamento che può variare dall’apatia alla depressione, irritabilità, riso e pianto spastico, difficoltà nella programmazione ed attuazione di compiti complessi.
Nonostante questo è difficile vedere una compromissione delle capacità cognitive così gravi come nella demenza.
Le improvvise cadute, tendenzialmente all’indietro e l’impossibilità di guardare verso il basso per l’incapacità di abbassare gli occhi, limitano inferiormente il campo visivo con problematiche nell’orientamento e riscontro di ostacoli sul percorso.
Ulteriori sintomi precoci possono essere: rigidità dei muscoli della schiena e del collo, fotofobia, restringimento del campo visivo laterale, come vedere in un tunnel, crampi dello scrivano, paure o falsi giudizi
L’aspettativa di vita può variare dai 3 ai 10 anni.